Ogni mese il gruppo Facebook "Educatori, Consulenti pedagogici e Pedagogisti" propone un tema, una riflessione educativa, alla quale partecipare con un proprio contributo scritto.
Una volta raccolti, quest'ultimi vengono ospitati e divulgati dal circuito blogger di Snodi Pedagogici.
Il tema del mese di febbraio: Pedagogia e Scuola
"Con l'ingresso nel circuito scolastico i bambini smettono di essere “esclusiva proprietà” delle famiglie ed entrano a pieno diritto nella società come soggetti. Subito dopo il contesto educativo per eccellenza (la famiglia) è la scuola il luogo in cui bambini e ragazzi passano la maggior parte del loro tempo.
Come e quanto viene percepito dalla scuola e dai suoi attori il ruolo educativo che viene loro chiesto? Qual è l'anello mancante nel processo insegnamento-apprendimento? Come vivono la scuola coloro che ci lavorano?”
Buona lettura!
Una volta raccolti, quest'ultimi vengono ospitati e divulgati dal circuito blogger di Snodi Pedagogici.
Il tema del mese di febbraio: Pedagogia e Scuola
"Con l'ingresso nel circuito scolastico i bambini smettono di essere “esclusiva proprietà” delle famiglie ed entrano a pieno diritto nella società come soggetti. Subito dopo il contesto educativo per eccellenza (la famiglia) è la scuola il luogo in cui bambini e ragazzi passano la maggior parte del loro tempo.
Come e quanto viene percepito dalla scuola e dai suoi attori il ruolo educativo che viene loro chiesto? Qual è l'anello mancante nel processo insegnamento-apprendimento? Come vivono la scuola coloro che ci lavorano?”
Buona lettura!
Ho la fortuna di coprire un doppio ruolo. E dico doppio solo
perché gli altri capiscano, poiché per me, per la mia visione del mondo, è un
ruolo solo. Eviterò di dare un nome a questo mio mestiere, non vorrei
confondere nessuno.
E quando dico che io faccio un solo mestiere non mento, non
millanto, non semplifico.
Sono un educatore e un insegnante. Vedo ragazzi, moltissimi,
tutti i giorni. Mi confronto quotidianamente con loro e ho la vera fortuna di
vedere le loro vite in due contesti molto diversi. Diversi ma complementari. E
mi tocca anche spesso discutere sia con i colleghi insegnanti di questioni
“pedagogiche” sia con i colleghi educatori di didattica.
Uso diversi strumenti per perturbare equilibri. Che sia
della “vecchia e noiosa” didattica, della libera aggregazione o dei laboratori,
il mio compito è quello di portare le persone a gestire complessità, porsi
problemi, stare bene. E stare anche male, a volte.
Non credo in visioni che propongono una scuola più
divertente. Credo invece che il mio ruolo sia quello di creare interesse, cosa
ben diversa dal voler smantellare vecchi schemi con azioni guidate da intenti
semplicistici e fini a se stessi.
Mi sforzo di far vivere esperienze psicologiche di
coinvolgimento vissute in un preciso momento, indurre gli altri ad avvicinarsi
a quanto è nuovo e originale. E ancor più mi sforzo a trasferire uno stile, un
codice che si ponga come metodo di un metodo.
Credo che la scuola e tutto il resto del mondo pedagogico, quello
che troppo spesso vuole contrapporsi a quel vecchio di cui sopra, debbano
scoprirsi ancora. E mai smettere di pensarsi parte di un unico processo.
BIOGRAFIA DELL'AUTORE
Fabio Regis, educatore.
Lavora per Spazio Giovani Martesana presso il CAG di Cassina de' Pecchi e per l'A.F.G.P. di Milano.
Nato a Cuneo, vive a Milano dal 1999.
Fabio Regis, educatore.
Lavora per Spazio Giovani Martesana presso il CAG di Cassina de' Pecchi e per l'A.F.G.P. di Milano.
Nato a Cuneo, vive a Milano dal 1999.
Tutti i contributi su # pedagogiaescuola verranno raccolti QUI
I blog che partecipano a questo Blogging Day, oltre Nessi Pedagogici, sono:
Il Piccolo Doge
Ponti e Derive
La Bottega della Pedagogista
Allenare, Educare
E di Educazione
Bivio Pedagogico
InDialogo
Labirinti Pedagogici
Trafantasiapensieroazione
Ponti e Derive
La Bottega della Pedagogista
Allenare, Educare
E di Educazione
Bivio Pedagogico
InDialogo
Labirinti Pedagogici
Trafantasiapensieroazione
Nessun commento:
Posta un commento